2015-11-26

LUIGI DE GIOVANNI ALLA GALLERIA D'ARTE MENTANA DI FIRENZE

LUIGI DE GIOVANNI ALLA GALLERIA D'ARTE MENTANA DI FIRENZE


GALLERIA D'ARTE MENTANA FIRENZE
Piazza Mentana, 2/3r - FIRENZE-
Tel.+39.055.211985 – Fax +39.055.2697769 - www.galleriamentana.it

 “ARTE 2016”
Opening: sabato 12 dicembre 2015 ore 17.30
La mostra sarà visitabile dal 9 dicembre
2015 al 10 gennaio 2016.

Scheda mostra:
Nome della galleria: Galleria d’Arte “Mentana”
Indirizzo: Piazza Mentana, 2/3r – FIRENZE
Titolo della Mostra: “ARTE 2016”
Mostra a cura di: Giovanna Laura Adreani
Date: dal 9 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
Inaugurazione: sabato 12
dicembre 2015
ore 17.30
Orario di apertura: tutti i giorni
11:00 /13 :00 - 16:00/20:00

Chiuso il 24-25-26 e 31dicembre 2015 -1-2 gennaio 2016
Info: Tel.+39.055.211985 – Fax +39.055.2697769
e.mail: galleriamentana@galleriamentana.it

Presentazione
Come di consuetudine anche quest’anno,
in occasione
delle
festività del Natale, la Galleria d’Arte Mentana di Firenze presenta la
rassegna “Valori di continuità”. La mostra, occasione per fare un viaggio
nell'arte contemporanea, offre al pubblico di appassionati e collezionisti un
ricco e variato percorso che muove, attraverso
le opere di artisti già affermati, giovani promesse nazionali e internazionali, nell’incontro dei
linguaggi più innovativi
dell’arte
contemporanea e le opere dei grandi maestri.
In esposizione ci saranno idee, fermenti
e innovazioni nelle arti visive che, nei "valori di continuità",
creeranno il
clima giusto
per tuffarsi nell’oggi dell’arte. È un’importante occasione per ammirare opere
di artisti italiani e stranieri

che
pongono gli spettatori davanti alle più significative tendenze, in una
panoramica delle diverse discipline.
Valori di continuità è un appuntamento
per conoscere le idee e i modi di operare degli artisti, la cui ricerca, nei
colori e nelle luci, svela il
significato e la spiritualità delle loro origini.
               
Art Director, Giovanna Laura Adreani

OPereINMOsTrAdeIseGueNTIArTIsTI:   
CyNThIAArAf (Messico) - JANICeALAMANOu (Inghilterra) - fATIMAALObAIdI (Iraq) - ANGeLAAudIberTbeLTrAMO (Francia) - frANCesCOGIberTONIbArCA (Italia) - rOsArIObeLLANTe (Italia) - serGIObeNveNuTI (Italia) - yurIbIAGINI (Italia) - frANCesCACOLI (Italia) - LuIGIdeGIOvANNI(Italia) - ANNIeGherI(Francia)
rICArdOhANTzsCheL (Brasile) - ANTONeLLAINCOrvIA(Italia) -eNrICOMACCIONI (Italia) - sALvATOreMAGAzzINI (Italia) - LIdIAMOAwAd(Libano) - OxANAkOzheMyAkINA-MAzhuLIs (Mosca) - eNrICOreNATOPAPAreLLI (Italia) - GheNAdIePOPIC (Moldavia) - hAyATsAIdI(Marocco) - bruNOsfeIr(Uruguay) –
GIAMPAOLOTALANI (Italia) - vITTOrIOTessArO (Italia) -
AudreyTrAINI(Canada) - kIkukOudA(Giappone) - bIANCAvIvAreLLI(Italia)

La mostra sarà visitabile dal 9 dicembre
2015 al 10 gennaio 2016.
tutti i giorni  11:00 /13 :00 - 16:00/20:00

2015-11-06

De Giovanni Luigi “SPACE AND TIME” JEANS

Home - De Giovanni Luigi pittore contemporaneo - Creazioni d'arte - Cagliari


Luigi
De Giovanni



 Sutta Le Capannne De Lu Ripa

JEANS





 “space
and time”





Il
rapporto “spazio – tempo”  è  ciò che Luigi De Giovanni  coglie e riversa, dopo averlo fatto
proprio, nelle sue opere. Queste
non sono solo istantanee di ciò che  vede, ma, anche, immagini del suo animo: sensibilità che si
trasferisce  nei colori sino a
vivificarli  e renderli
comunicativi e poetici.
Lo  “spazio e il tempo” è colore che cambia
nei diversi ambienti, con l’alternarsi del giorno e della notte, con le
stagioni,  è  jeans che parla di luoghi e d’eventi,
non sempre belli.
Le
pennellate che si sovrappongono, inseguendo la luce o le idee, diventano
trasposizioni dei climi temporali che fanno emergere la poetica dello spirito.
Mettono in luce, nel groviglio che prende forma, la follia e la cecità del
genere umano che non rispetta se stesso e la sua casa: terra.
Osservando
la natura ferita, l’artista, riflette amaramente sulla sconsideratezza
dell’uomo e trasla i sentimenti nelle sue opere che diventano icone di dolore  e di sogni.
Aleggia
una lirica cruda, mitigata solo dall’armonia coloristica, in un rimando
continuo all’uomo, al tempo e allo spazio.
Il
tempo e la natura, spazio vitale, solo apparentemente sconfitti
dall‘incoscienza umana, per De Giovanni,
hanno sempre  ragione e i
fatti lo dimostrano.  
La
linea guida dell’esposizione è data dall’espressività aspra dei jeans che
parlano, attraverso colori e segni aggressivi, di sogni infranti che coabitano
con nuovi sogni, suggeriti dai
paesaggi e dai fiori.
In
queste opere si ritrova una narrazione della sterilità dell’animo umano,
saccheggiatore  non solo
dell’ambiente ma, spesso, anche dei sentimenti,
Un’univocità
di discorso, poetico e pittorico allo stesso modo, che trova la sua ragione
d’essere nell’analisi di "spazio e tempo" che conducono alla vita e
alla distruzione di essa.
“Space
and time”, dai molteplici significati, titolo della mostra che vuole essere il
racconto di come l’artista avverte il mondo e l’arte.
                                         
                                         
Federica Murgia

























Spazio
espositivo: Galleria Sutta Le Capannne De Lu Ripa
Piazza
Del Popolo – Specchia (LE)

Ingresso
libero
cell.
3283516620





JEANS di LUIGI DE GIOVANNI



          Ho visto i
"jeans" e la loro simbologia mi ha riportato ai periodi bollenti
della contestazione e della mia, allora, giovanissima età... quando ero piena
di sogni: anche io pensava di cambiare la società.
Oggi non riecheggia un "urlo nel
buio" ma si avverte l’inquietudine, la sofferenza e la debolezza dell'uomo
ormai ammutolito dagli eventi tragici che l'angosciano e dalla superficialità
dell’essere.
Scorrono le immagini sulle opere, di
De Giovanni, e si viene attratti dalla violenza dei segni e dei colori, i jeans
raccontano di molotov, di bombe, di parole e pensieri di fuoco: sono il ricordo
degli anni 60/70 e la vita di oggi.
Questi "jeans" sono un
messaggio muto di protesta, forse inutile, in un mondo rimasto immutato.
L’artista avverte una società in
disfacimento e la riporta su queste icone del passato e culto del presente.
Oggi sono più lisi, strappati,
violentati, per apparire, perché l’essere ormai non è più un valore, non più
indumento resistente al lavoro duro e alla lotta ma feticci di moda sempre più
fatua e frivola.
I jeans di De Giovanni, con i loro
simboli e i loro colori, protestano.
In essi si nota una simbologia che
ricorda quelle degli anarchici, sia nei colori rossi e neri che nelle forme che
li contengono. Non è un condividere questo movimento ma è un ricordare
l’ideologia primordiale di libertà senza regole, forse non di giustizia. La
linea nera, quasi circolare, che racchiude il fondo dei pantaloni incorniciati,
sembra una provocazione un voler dire che si è ridotti a questo.
Trovare il fondo di qualcosa è essere
alla fine, voler dimenticare, con atteggiamenti superficiali e irresponsabili,
il baratro che ci si sta scavando intorno.
In questi jeans, ormai diventati
vuota apparenza, si riscontra che guerre, fame, distruzione dell’ambiente
trovano risposte solo in un consumismo insensato e distruttivo, nella violenza
concreta o delle idee.
Oggi s’indossano jeans lisi,
strappati costosissimi e si dimentica la gran valenza dell’essere: purtroppo
non più una virtù.
Ecco l’apparire diventato status…
modo d’essere nella società è in questi strappi, in questi brandelli
sfilacciati, ora urlanti di colore e di dolore, che si riconosce la protesta di
De Giovanni che sogna ancora un mondo più giusto e in pace.
I simboli, riconoscibili nelle opere
e riconducibili al reale, parlano di violenze non viste, non udite perché le
persone “civili” educate… progressiste potrebbero turbarsi, com’è, purtroppo,
capitato dal ’68 ad oggi.
I jeans di De Giovanni, questa volta,
sbordano dalla cornice, posto rappresentativo se si vuole dare un significato,
come trasbordante e inglobante era il movimento del ’68: sogno infranto.
Sono jeans, quindi, in cornice,
oggetto o concetto artistico da conservare, dove la gran valenza rivoluzionaria
ha intrinseco significato di vuota utopia. Rivoluzione nella rivoluzione,
sempre uguale nel tempo, segni circolari, colori di un’anarchia ancora
militante, illusione vana, idee morte sul nascere sono i racconti che si
leggono su questi jeans diventati arte.
Federica Murgia





































































Anche Luigi De Giovanni a Firenze

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