2006-10-31

estate specchiese



Da anni l’estate Specchiese è un momento corale d’incontri culturali e divertimenti. 


Quest' ultima volge al termine e con essa finiscono e le feste e gli incontri di pubblico, quali mostre, dibattiti, concerti e rappresentazioni teatrali che hanno allietato Specchia e l’intero Salento. 

I turisti e gli abitanti del luogo, in questo periodo, hanno potuto divertirsi, coltivare lo spirito con i momenti culturali, ma, anche riflettere sulle problematiche attuali.

Ora è rimasto il ricordo dell’eco del rullare dei tamburelli, ai ritmi della taranta e della pizzica, musiche invitanti e coinvolgenti, tanto che improvvisati ballerini si sono esibiti in balli sempre più sfrenati.


L’amicare della danza del corteggiamento è stata una scoperta per i turisti che si sono ritrovati ad applaudire e a partecipare. 

I vip non sono mancati. Per le vie del paese, infatti, si potevano incontrare attori, impegnati nelle riprese della seconda parte del “Giudice Mastrangelo”, quali, Alessia Marcuzzi, Diego Abbatantuono, Vittoria Piancastelli e tanti altri. 


Non mancavano i personaggi televisivi e dello spettacolo, infatti, si potevano incontrare, per le stradine del paese, l’ ex miss Italia Cristina Chiabotto, l’attore Fabio Fulco, Andrea Vianello di “Mi manda Rai 3”. 


La chiusura dell’estate l’hanno fatta i ragazzi del Liceo Classico di Tricase che il 28 agosto 2006 hanno messo in scena Grease, musical nato nel 1971 a Chicago, dall'idea di Jim Jacobs e Warren Casey. 

La piazza del Popolo di Specchia, in quel giorno, si è animata di teatro sperimentale e, idealmente, si è collocata indietro con il tempo trasformandosi in ambiente giovanile tipico americano, ma, che può essere d'ogni paese. 


Gli ingredienti della storia si ritrovano nell'amore fra due giovani, nella banda (i “T-Bird”), di ragazzi bulli della Rydell High School, in una compagnia di studentesse (le “Pink Ladies”) della medesima scuola, nelle dinamiche che scaturivano (e ancora scaturiscono ) nei gruppi giovanili. 


Rock'n'roll e atmosfere dei college, in scena nel palcoscenico e nella piazza, risultano molto graditi al numerosissimo pubblico, non solo specchiese. Nello spettacolo vengono rievocati gli incontri dei ragazzi in pigiama per i party notturni, per manifestare una maggiore sensazione di libertà e spregiudicatezza. Ci sono i giubbotti maschili attillati, in pelle nera, a simboleggiare un certo bullismo e la ribellione contro le regole. Gli abiti che caratterizzano l’epoca sono indossati dalle studentesse con naturalezza d’attrici di provata esperienza. Ricordano le interpretazioni degli anni ’70 i capelli, qui non proprio rispondenti al copione originale, imbrillantinati e pettinati con il ciuffo che poteva ricordare quelli d'Elvis: simboli di una generazione. 


Lo spettacolo è stato caratterizzato da una scenografia minima ma efficace. Il fondale è fatto con teli bianchi con sopra disegnata una scritta a simboleggiare Greas. La fuoriserie è stata solo un cartone pubblicitario di un'utilitaria rossa, che nel momento stabilito dal copione compariva e scompariva nello sfondo, sempre trasportata dai ragazzi. Pochi altri oggetti hanno fatto parte della scenografia che è stata enfatizzata da frizzanti studenti di liceo che ben sapevano immedesimarsi nella situazione, nella trama, nelle musiche e nella piazza. 


Gli attori, che interagivano fra palcoscenico e platea (in uno spazio più ampio e più aperto) in un'apparire, allontanarsi e avvicinarsi nel gioco delle parti, sono stati bravi ed hanno dimostrato la gran cura usata nella preparazione. 

Le canzoni, interpretate dagli attori--cantanti, studenti del Liceo Classico di Tricase, sostenute da basi e da due o tre coriste, benché non sempre precise nell'intonazione, sono state efficaci ed hanno spesso suscitato calorosi e lunghi applausi d’approvazione. 


La danza, protagonista assoluta, ha dato momenti di commozione quando, fatta con la precisione di ballerini professionisti, ha saputo dare dei brividi ad un pubblico che ha manifestato gran consenso. 


Le attività estive sono cominciate l’11 luglio con il “CALCETTO IN PIAZZA” (organizzato da De Braco Stefano e Scupola Antonio Osvaldo). Il torneo è andato avanti sino al 25 luglio, nella Piazza Aldo Moro. 

Il giorno 15 luglio è stata la volta della sfilata di moda, organizzata da Maura Pacella Coluccia e Lucia Villani, in Piazza del Popolo. La sfilata caratterizzata dalla serietà e competenza dimostrata dalle organizzatrici. Non solo adulti ma anche bambini, alcuni disabili e giovanissimi, hanno saputo fare la sfilata con sicurezza e precisione seguendo una regia che ha dimostrato d’essere all’altezza anche sotto il profilo scenografico e coreografico. 


Dal giorno 20 luglio al 5 agosto nella Sala degli ulivi di Borgo Cardigliano si è tenuta la personale di Luigi De Giovanni intitolata Elios. 

Questa mostra ha suscitato grande interesse di pubblico e di critica ed è stata caratterizzata da due importanti momenti di riflessione sull’arte e sull’ambiente.

Il compito di guida alla mostra è spettato al critico Toti Carpentieri che, dando una lettura puntuale del mondo e delle motivazioni dell’artista, ha consentito, al pubblico, presente nella serata inaugurale, di cogliere gli aspetti più profondi dell’opera dell’artista. Alla conferenza del Vernissage hanno preso parte, oltre ad un numeroso pubblico, l’On. Antonio Lia - Sindaco Città di Specchia, il dottor Francesco Caccetta - Assessore alla Cultura Città di Specchia, Massimo Rota - Amministratore Borgo Cardigliano, Toti Carpentieri - critico d’arte, Giusy Petracca -presidente Associazione Raggio Verde, Maurizio Antonazzo - giornalista. I convenuti hanno parlato dell’opera dell’artista e della spendida costruzione che caratterizza Borgo Cardigliano. 


Nella sala le opere sono state inserite armonicamente in un clima caratterizzato dall’essenzialità degli arredi e dal luogo. L’interno della sala, con le volte a stella mostra, in un gioco di fughe e di luci, le suggestioni della pietra leccese e del carparo. 

In questo luogo, che sa d’antico, l’inaugurazione è stata contraddistinta, anche, dal canto del soprano Ju Hae- Min accompagnata dagli accordi della chitarra classica di Patrizia Sambati. 


Il repertorio comprendeva:
Ombre Amene di Mauro Giuliani, Bachianas Brazileiras n.5 di Heitor Villa-Lobos, La tarara di Federico Garcia Lorca, Plaisir d’amour di Giovanni Martini. 


Il giorno 30 luglio un folto pubblico ha potuto godere, oltre che della mostra di De Giovanni, di un concerto del giovane pianista Gabriele De Carlo che ha anche accompagnato la lettura di “Locandine letterarie”, edite da “Il Raggio Verde”, introdotte dalla coinvolgente Carmen De Stasio e da Maurizio Nocera, recitate dall’attore Salvatore Della Villa. 

Cardigliano: quindi un luogo dove ambiente, tranquillità ed arte hanno vissuto in un armonico connubio. 


Il 23 luglio ancora teatro con la rappresentazione della commedia in vernacolo, “Il ricco Epulone”, ispirata alla parabola del Vangelo secondo Luca, presentata dalle classi quarte della Scuola Primaria di Specchia. 

I ritmi della pizzica e della musica etnica degli Agorà, il 24 luglio, hanno animato la Piazza Aldo Moro. 

Un momento culturale molto importante per il territorio si è tenuto il giorno 28 luglio, al Convento Dei Francescani Neri, con il convegno “Olio Nostrum 2006” che ha affrontato il tema: “ Verso la nuova normativa dell’agriturismo pugliese” ed ha presentato l’istituzione del Master nel Convento ospite. 


Il giorno 29 luglio, nell’ambito di “Olio Nostrum 2006”, si è fatta l’esposizione e la degustazione dei prodotti delle aziende salentine del settore agroalimentare e contemporaneamente la mostra di gigantografie ed opere artistiche dedicate all’ulivo, all’olio d’ulivo. Nella stessa sera in Piazza del Popolo imperversano i ritmi di pizzica e musica etnica di “Uccio Aloisi Gruppu”. 

Il 29 e il 30 luglio l’Associazione S. Fumia dà luogo ai festeggiamenti per S. Fumia nel borgo omonimo. 


Dal 31 luglio al 7 agosto il Forum Dei Giovani organizza il 2° Torneo di Calcetto, in Piazza Aldo Moro. 

Un importante momento culturale e di riflessione sociale si è tenuto sempre in piazza del Popolo con l’Incontro con l’autore Alfredo Mantovani che ha presentato il libro “Prima del Kamikaze”, giudici e legge di fronte al terrorismo islamico. 

L’intervista all’autore è stata fatta da Mauro Giliberti, giornalista di TeleRama. 


Giovedì 3 agosto in Piazza del Popolo viene rappresentato “Fratello Francesco”. Il recital musicale è stato curato dai ragazzi dell’Azione Cattolica di Specchia. Regia da Edoardo Baglivo. 

Il 05 agosto un momento di riflessione e solidarietà possibile nell’arte 

L’Assessorato alle pari opportunità ha organizzato una serata, dal titolo “conosciamo Emergency”, che si è tenuta in Piazza Nassirya il 5-8-2006, che ha richiamato temi, purtroppo ancora attuali, quali la solidarietà e la guerra. La serata “Amare oltre ogni confine” ha assunto per la comunità di Specchia un valore importante. Alla dottoressa Nunzia Baglivo, referente d’Emergency, è stato assegnato il tradizionale riconoscimento “Dalle Donne a… 2006”, in quanto da anni partecipa attivamente a questa organizzazione umanitaria nata, per portare assistenza alle vittime civili della guerra, promuovendo una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. 


La serata è stata conclusa con un karaoke che ha visto gli specchiesi protagonisti all’insegna della stare insieme, liberi da steccati e divisioni. 

Festa degli emigranti dal 09 al 10 agosto 

Un momento toccante dell’estate specchiese l’ha riservato la festa degli emigranti. 

In questa, oltre a ripercorrere il travaglio di chi malvolentieri si allontanava dal luogo natio, si è analizzato in modo disincantato la permanenza in terra straniera e il ritorno con tutti i benefici, sia economici che di crescita personale, riportati a Specchia. 

La festa è stata caratterizzata dalla scoperta della statua, realizzata da Giovanni Scupola, dedicata a chi per necessità si è allontanato dal paese natio. 

La statua rappresenta il momento più bello dell’emigrazione cioè il ritorno: agognato, sperato e sognato nei giorni della lontananza. 

Il gesto d’elevare al cielo un bimbo, d’inginocchiarsi in un abbandono totale alla gioia della propria terra ritrovata, un dire al bimbo innalzato questo è il nostro… il tuo paradiso. Il bronzo luccicante illumina di luce riflessa e i suoi bagliori parlano della festa e della gioia del ritorno. 

L’11 agosto il Concerto, della Fondazione I.C.O. Tito Schipa di Lecce, in ricordo dei Caduti di Nassirya e dei martiri del terrorismo, ha deliziato gli spettatori convenuti in piazza del popolo. 

Il 12 agosto non si è dormito grazie alla Notte Bianca di cui riportiamo la cronaca. 

Questa notte, nel centro storico di Specchia, uno dei borghi più belli d’Italia, c’è animazione: 

è la notte bianca, dove tutti sognano ad occhi aperti. Un brusio continuo aleggia nel paese: è creato dalle parole, dalla musica, dai richiami dei venditori; è un voler gioire insieme, vivere spensieratamente;Le persone,accorse in gran numero, ascoltano scegliendo la musica dei diversi gruppi, assecondando i loro gusti e ammirando le antiche costruzioni ricche di storia e di vita vissuta. E’ un modo di rincontrarsi, come in una festa pagana di fine raccolto, di gioire e ripercorrere i giorni di lavoro e festeggiare. Ecco allora i concerti, che appagano il gusto musicale di giovani e meno giovani, le mostre d’arte che parlano d’artisti che con la loro sensibilità raccontano i loro sentimenti e il loro vivere, non manca il momento letterario dove la poesia è regina. Un profumo d’arrosti, di fritture e di dolci appena sfornati, stimola l’olfatto e fa dimenticare diete rigorose. La manifestazione viene inaugurata alle 21.00 con Edoardo Winspeare, famoso regista e con la partecipazione d’artisti a sorpresa. 

Ciascuno può scegliere il proprio percorso, si può partire dall’atrio dell’’imponente castello Risolo, di fresco restauro, per la Piazza del Popolo, dove alle ore 22.30 si segue il concerto di Francesca Romano Perrotta, brillante cantautrice: “ In genere Sogno”. Proseguendo la passeggiata, facendosi largo in una marea di gente e di venditori delle tipiche cose della festa, in Via Umberto I°, “Sutta le Capanne du Ripa, nell’incantevole scenario del portico, ecco le opere dell’artista Luigi De Giovanni. Svoltando per la Via G. Matteotti si assiste ad un insieme di mostre di pittura degli artisti: Domenico Baglivo, Laura Petracca, Luigia Pattocchio, Giovanni Perdicchia, Elena Sanapo, Andrea Di Palma per giungere alle pajare di Cesare Trande. Sempre in Via Matteotti “Salento 2 live” che si occupa di promozione del territorio e marcheting. Alle ore 20.00 in Via Roma inizio dell’esecuzione di murales. Nella villa Comunale dalle 21.00, per tutta la notte, ci sarà il Dj Elvix e gli altri di Radio Planet, sostenuti dai ballerini di Break Dance, che guideranno giovani e non, a ritmi sfrenati. L’apertura dello spazio Baby Parking, con giochi gonfiabili, nella Piazza Degli Artisti, darà luogo a divertimenti e risate. Sempre in Piazza Degli Artisti esibizione Free Style dei Microphone Killarz con Ziu Maricello DJ. Alle ore 23.30 il Free Style con Boom Da Bash nella Villa Comunale, sempre in questo giardino, si esibisce il gruppo Uduchà. 

Una maratona teatrale, con la compagnia ”Danny Rose” che mette in scena “Troppi Là In Alto”, trova spazio e grande pubblico nella Via Matteotti. I saltimbanchi Salentini animano la festa interpretando personaggi e stupiscono le persone con le loro prestazioni. Percussioni di tamburi e voci africane danno una nota d’esotico allo scorrere della festa. Un momento di riflessione e solidarietà è costituito dal quadrangolare di Beach Volley dove una raccolta spontanea d’offerte sarà destinata ad Emergency e alla Cooperativa Adelfia di Alessano. Educazione al rodeo, gioco di resistenza in groppa ad un toro finto, metterà alla prova le capacità acrobatiche degli aspiranti cow-boy. In piazza del Popolo alle 00.00 c’è l’esibizione del gruppo rock melodico Artemisia. In piazza san Giovanni alle 00.30 è l’ora della pizzica suonata dagli Indianosalentino e Artetnica. Un concerto rock e sound, alle ore 01.00, del gruppo irlandese Joulaurlo movimenta la folla di piazza del popolo con ritmi che tolgono il fiato. Nella stessa piazza gli Equ portano una nota di Sanremo. 

I concerti continuano e, nella Piazza Del Popolo alle ore 04.00, ecco Après La Classe con DJ set che aumenta il ritmo per sollecitare le persone che cominciano ad aver sonno e alle 05.30 ripropone le sue musiche. Alla Villa Comunale alle ore 04.30 il DJ Elvix aiuta ad arrivare all’alba. Per dare la scossa alle persone che hanno resistito, ci sono i Giovani Gruppi Musicali Emergenti in Piazza Del Popolo. Alle ore 06.00 sono finite le fatiche dei muralisti, quindi arriva la premiazione del Murales più rappresentativo, dal tema “Libera i tuoi sogni”, con il prof. Giuseppe Afrune e assegnazione, alle ore 06.30, del premio della lotteria con un’opera del suddetto Professore. Per chi ha resistito e vuole riprendere energia, alle ore 07.00, ci sarà la distribuzione di cornetti caldi e gadget. La festa finisce, le fatiche della notte insonne si fanno sentire, ma bisogna trovare un residuo d’energia per applicare le regole del buon cittadino con l’ora d’ecologia ripulendo la città di Specchia, che ha saputo offrire una notte bianca eccezionale. 

Ha chiuso il 28 agosto 2006 la mostra, organizzato “Il Raggio Verde” Lecce, “Profiles of his soul”, di pittura di Luigi De Giovanni, che si è tenuta “Sutta Le Capanne Du Ripa”, ” Via Umberto I°, 1 a Specchia. 

Lo spettacolare porticato ed il piccolo spazio di “Sutta La Capanna Du Ripa sono diventati, nei giorni della mostra, un luogo di ritrovo e di discussione. 

In mostra c’erano opere che descrivevano l’animo di De Giovanni e davano uno spaccato del suo vivere e del suo concepire il mondo. Un discorso portato avanti con una sensibilità che in alcune opere, soprattutto jeans, rasenta la drammaticità, come, per molti versi, drammatica è la vita attuale. 

L’estate volge alla fine, il ricordo di questa ci accompagnerà nelle stagioni prossime, già sentiamo i ritmi della prossima e pregustiamo i contenuti.
 
Fonte Notizia: Federica Murgia
 

2006-07-29

luigi de giovanni a cardigliano -specchia

DOMENICA ALL’INSEGNA DELL’ARTE A BORGO CARDIGLIANO






Pittura, musica, letteratura e quel tocco di inafferrabile magia che contrassegna Borgo Cardigliano, “Città del sole e del vento” nei pressi di Specchia. Sarà insomma una domenica sera d’eccezione, il 30 luglio, nel piccolo centro del Basso Salento restituito a nuova vita e consegnato alla cultura. Nell’ambito della mostra delle opere di Luigi De Giovanni, “Elios”, allestita nella Sala degli Ulivi fino al 5 agosto, la casa editrice “Il Raggio Verde” presenterà infatti a partire dalle 20.30 le sue “Locandine letterarie”, introdotte da Carmen De Stasio e Maurizio Nocera e recitate dall’attore Salvatore Della Villa.

Colonna sonora della serata la performance del pianista Gabriele De Carlo, nuovo, giovanissimo talento sfornato dal Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce sotto l’abile guida del maestro Carlo Scorrano e già vincitore di numerosi riconoscimenti. De Carlo eseguirà brani di Bach-Busoni (“Ciaccona”), di Chopin (“Mazurka op. 17 n.4”, “Ballata n.4”, “Notturno opus extra in Do diesis minore”), Liszt (“Parafrasi su Rigoletto”).

Scheda tecnica della mostra

Coniugare arte e territorio, l’uomo e l’artista alla propria terra d’origine.
E’ questo lo spirito di Elios, non una semplice mostra personale ma un tassello significativo
nella carriera artistica di Luigi De Giovanni che pur vivendo lontano dalla propria terra
continua con la sua arte a portare i colori del Salento nel mondo.

ELIOS
…il luogo e l’arte, la terra e l’artista in un’alchimia che proprio nella luce trova la sua essenza…

Un luogo da vita ad un artista e questi ne diventa l’espressione, l’humus loci di quel posto l’accompagna, gli suggerisce luci, colori, sentimenti, anima.
Elios è il titolo di questa mostra, perché il variare della luce è ciò che ricerca Luigi De Giovanni nelle sue opere, perché il sole è motore della vita, luce e ombra delle cose.
Il Salento è luce e Specchia, borgo che ha dato i natali all’artista, (Specla) è cumulo di pietre che riflettono la luce che lo colpisce e la riverbera sulle cose che in un istante si animano di vita in modo tale che l’artista possa fissarla nei quadri.
L’arte di De Giovanni è racconto concatenato di luce, luogo e colori.

Le opere in mostra, non necessariamente solo paesaggi, sono riconducibili al Salento, ma in esse, nella loro multiforme luce che palesa allo spettatore un luogo, spesso dell’animo, si avverte questa, da lui amatissima, terra.
Gli alberi, contorti dal tempo, degli ulivi, la terra rossa, i fiori, i colori, le luci dei dipinti raccontano di questa terra in un rimando costante che porta al tempo che passa e all’immutata natura.
Cardigliano è una piccola parte di Specchia ma ne è l’essenza concettuale, infatti, in esso si ritrovano tutte le antiche fatiche degli Specchiesi fissate in una struttura che, se pur riattata, conserva intatte le simbologie e gli elementi della vita contadina e della lavorazione del tabacco.
Oggi è un posto elegante, bello, razionalmente ristrutturato nel rispetto dell’esistente e dell’ambiente, adibito a vacanze, convegni e arte.
Le opere dell’artista, cantico alla natura, sono esposte nella “Sala degli Ulivi e il critico d’arte Toti Carpentieri ne dà un lettura che è proprio un riscoprire l’interiorità dell’artista legato al luogo. F. Murgia

2006-05-19

jeans luigi de giovanni a firenze

SPAZIO CULTURALE “MENTANA”
Via della Mosca, 5 (ang. Piazza Mentana) FIRENZE

VERNISSAGE: Sabato 27 maggio 2006 alle ore 18.30

JEANS

Personale di LUIGI DE GIOVANNI

Ho visto i "jeans" e la loro simbologia mi ha riportato ai periodi bollenti della contestazione e della mia, allora, giovanissima età... quando ero piena di sogni: anche io pensava di cambiare la società.
Oggi non riecheggia un "urlo nel buio" ma si avverte l'inquietudine, la sofferenza e la debolezza dell'uomo ormai ammutolito dagli eventi tragici che l'angosciano e dalla superficialità dell'essere.
Scorrono le immagini sulle opere, di De Giovanni, e si viene attratti dalla violenza dei segni e dei colori, i jeans raccontano di molotov, di bombe, di parole e pensieri di fuoco: sono il ricordo degli anni 60/70 e la vita di oggi.
Questi "jeans" sono un messaggio muto di protesta, forse inutile, in un mondo rimasto immutato.
L'artista avverte una società in disfacimento e la riporta su queste icone del passato e culto del presente.
Oggi sono più lisi, strappati, violentati, per apparire, perché l'essere ormai non è più un valore, non più indumento resistente al lavoro duro e alla lotta ma feticci di moda sempre più fatua e frivola.
I jeans di De Giovanni, con i loro simboli e i loro colori, protestano.
In essi si nota una simbologia che ricorda quelle degli anarchici, sia nei colori rossi e neri che nelle forme che li contengono. Non è un condividere questo movimento ma è un ricordare l'ideologia primordiale di libertà senza regole, forse non di giustizia. La linea nera, quasi circolare, che racchiude il fondo dei pantaloni incorniciati, sembra una provocazione un voler dire che si è ridotti a questo.
Trovare il fondo di qualcosa è essere alla fine, voler dimenticare, con atteggiamenti superficiali e irresponsabili, il baratro che ci si sta scavando intorno.
In questi jeans, ormai diventati vuota apparenza, si riscontra che guerre, fame, distruzione dell'ambiente trovano risposte solo in un consumismo insensato e distruttivo, nella violenza concreta o delle idee.
Oggi s'indossano jeans lisi, strappati costosissimi e si dimentica la gran valenza dell'essere: purtroppo non più una virtù.
Ecco l'apparire diventato status… modo d'essere nella società è in questi strappi, in questi brandelli sfilacciati, ora urlanti di colore e di dolore, che si riconosce la protesta di De Giovanni che sogna ancora un mondo più giusto e in pace.
I simboli, riconoscibili nelle opere e riconducibili al reale, parlano di violenze non viste, non udite perché le persone “civili” educate… progressiste potrebbero turbarsi, com'è, purtroppo, capitato dal '68 ad oggi.
I jeans di De Giovanni, questa volta, sbordano dalla cornice, posto rappresentativo se si vuole dare un significato, come trasbordante e inglobante era il movimento del '68: sogno infranto.
Sono jeans, quindi, in cornice, oggetto o concetto artistico da conservare, dove la gran valenza rivoluzionaria ha intrinseco significato di vuota utopia. Rivoluzione nella rivoluzione, sempre uguale nel tempo, segni circolari, colori di un'anarchia ancora militante, illusione vana, idee morte sul nascere sono i racconti che si leggono su questi jeans diventati arte.
Federica Murgia

La mostra si protrarrà sino al 18 giugno 2006

Orari: 16.30 - 19.30

SPAZIO CULTURALE MENTANA
VIA DELLA MOSCA, 5 (Angolo Piazza Mentana)
50122 FIRENZE
Tel. e Fax 055 211985

www.galleriamentana.it

E.mail: galleriamentana@galleriamentana.it

http://www.degiovanniluigi.com/

2005-09-27

LUIGI DE GIOVANNI



Luigi De Giovanni a Firenze
Genesi del colore
L’Associazione Culturale Sardi in Toscana, Piazza Santa Croce, 19, in collaborazione con la galleria d’arte Mentana, piazza Mentana, 2/3r, Firenze presentano la personale di Luigi De Giovanni.
La mostra sarà inaugurata l’8 ottobre 2005 alle ore18 dal presidente dell’Associazione Erminio Zara.
Dall’8 al 30 ottobre
La sede sarà aperta alle ore 10.00-12.30 – 17-19.30 escluso la domenica e il lunedì.
Tel. 055240549 fax 05524006 E-mail: acsitfirenze@tiscalinet.it
Tel. 055211985 fax 0552679221 E-mail: galleriamentana@galleriamentana.org
Bruschi passaggi di colore segnano l’aspro paesaggio Sardo e De Giovanni lo interpreta calandosi, con tavolozza e pennelli, nel pathos suggerito dall’ambiente. Sardegna terra del mito, forse Atlantide, ispira poesie segrete cantate da miriadi di colori, colti, con maestria e riportati sulle tele, dall’artista che insegue la luce.
La mostra di De Giovanni, all’Associazione Culturale Sardi in Toscana a Firenze, è quindi un’occasione d’incontro con l’interpretazione che l’artista da dei colori e dei climi dell’isola. Sembra di avvertire i profumi, sia della vegetazione che dei fiori, davanti ai quadri di paesaggi marini, di montagna o delle composizioni di fiori riuniti in mazzi dall’aspetto selvaggio come selvaggia è la terra Sarda.
Si tratti paesaggi, di scorci delle campagne di Seulo o di composizioni floreali la realizzazione è in plein air. I fiori, spesso campestri, o coltivati nel paese barbaricino variano seguendo le stagioni, infatti, in questa mostra ci sono le suggestioni malinconiche dell’autunno, chiassose e vivaci della primavera, calde dell’estate ma anche i colori, non certo freddi dell’inverno.
Brughiere selvagge, grovigli di arbusti, cespugli variegati dove i bruschi contrasti di colore si fanno più evidenti in armonie e dissonanze tipiche della terra.
Le linee d’orizzonte interrotte bruscamente da rocce che si ergono a picco su radure o tacchi, lo skyline irregolare dei tagli netti suggerisce paesaggi, città immaginarie storie di janas e di un popolo antico e fiero.
Osservando le opere si nota che la tavolozza dell’artista è espressa a pieno, luci, ombre, ma anche saputi spazi lasciati bianchi parlano del modo d’intendere la pittura dell’artista. La pittura è istintiva, davanti alle sue opere si scopre un mondo in continuo movimento.
Il pennello, grondante di colore, ha inseguito, lasciandone traccia, il pensiero dell’artista.
Le pennellate, rapide, scrivono note di canzoni, colgono i rumori del bosco e di una musica primordiale che solo la natura incontaminata sa ancora donare.
De Giovanni, è pugliese di Specchia in provincia di Lecce, ama la Sardegna dove ha saputo ritrovare tracce che richiamano alla mente la sua terra.
In questa mostra presenta l’artista opere recenti.
Cagliari 26 settembre 05 Federica Murgia
Biografia

Luigi De Giovanni nasce il 12 Febbraio del 1950 a Specchia (Lecce).
Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre.
- 1967 dipinge assiduamente e fa la sua prima mostra collettiva.
- 1969 si diploma all’Istituto d’Arte di Poggiardo.
- 1970 comincia a dipingere in maniera informale usando tecniche
miste e collage.

- 1974 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
- 1970 / 1978 segue il Corso Libero del Nudo.
- 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle
tele e delle terre.

- 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio.
- 1980 sperimenta la tempera all’uovo; realizza alcune opere con un
unico filo conduttore “ le scalate sociali”.
- 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto
simbolo di “rifiuto” quale: segatura, trucioli metallici, pezzi di

gomma inservibili, carta e tessuti.

- 1988 inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo
presenta alla Fiera Arco di Madrid.

- 1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo
conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad
usare i vecchi jeans come tele per le sue opere a carattere
sociale.
Ultime mostre personali
2002 - “Castello Carlo v ” Lecce “ L’uomo soffiò e........”
dal 09 al 18/02 presentato dalla galleria
“ Il Raggio Verde” Lecce
2002 - “ Castello Risolo di Specchia” dal 04 al 24 agosto
presentato dal Comune e dalla Pro Loco di Specchia
2002 - “Piccola Galleria” Specchia “Le vibrazioni del colore
nella luce”
2003 - Galleria “La Bacheca “ Cagliari “ La Danza del Colore”
2003 - Galleria “III Millennio” Venezia
2003 - Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce
2004 - “SUBLIMATIONS - landscape of the soul” 5/16 luglio
Espace Couloir r.d.c. ASP - PARLAMENTO EUROPEO
Bruxelles
2004 - “Urlo Nel Buio” Sutta Le Capanne Du Ripa Specchia Lecce
2004 - Galleria “ Della Tartaruga” 25 settembre 5 ottobre Roma
2004 - “Urlo Nel Buio” Galleria “La Bacheca” 9/20 ottobre Cagliari
2004-05 - “Urlo Nel Buio” Galleria Raggio Verde 4 dic. 4 gen. Lecce
2005 Agosto - “Sutta le Capanne du Ripa” Specchia
Settembre - ”Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea” Piombino
Ottobre - Galleria “Mentana” + “Associazione Culturale Sardi In
Toscana” Firenze
Novembre - Galleria “III Millennio” Venezia
.
http://www.degiovanniluigi.com
http://www.murmurofart.com
E.mail: lmfedeg@libero.it cell. 3283516620

specchia



LE RIPRESE DEL FILM “ECCEZZIUNALE VERAMENTE” A SPECCHIA
PROTAGONISTI GLI ATTORI DIEGO ABATANTUONO, SABRINA FERILLI E UGO CONTI

Mercoledì 21 Settembre alle ore 15.30 in Piazza del Popolo a Specchia la troupe del film "Eccezziunale Veramente” inizierà le riprese previste nella cittadina salentina con protagonisti gli attori: Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli e Ugo Conti e la regia di Carlo Vanzina.

Con "Eccezziunale Veramente", i fratelli Vanzina hanno deciso di proseguire la trama del film del 1982 con Diego Abatantuono e di riportarlo sullo schermo. Non sarà un remake, ma una quasi affettuosa continuazione delle tre storie. Ci sarà ancora Diego Abatantuono, tifoso ultras milanista ed anche la splendida Sabrina Ferilli, naturalmente tifosa della Roma. Le riprese sono iniziate lo scorso 5 settembre a Milano, ed oltre a Specchia e nel Salento, si svolgeranno ad Ibiza, a Palermo ed in Svizzera, il film sarà nelle sale il prossimo anno.
"Eccezziunale Veramente" è sicuramente il film più famoso di Diego Abatantuono, dove lui interpretava tre personaggi in tre situazioni con comune denominatore il calcio: nel primo era un capo ultras interista; nel secondo era un camionista che scambia il proprio camion per andare allo stadio a vedere la Juventus ; nel terzo cadeva vittima degli amici che gli fanno credere di aver fatto tredici al Totocalcio. E' questo il ritorno dunque di Diego Abatantuono a quel genere di film che lo resero famoso.

Nei giorni scorsi presso Castello Risolo a Specchia si è svolto il casting del sequel di “Eccezziunale veramente”, al quale hanno partecipato centinaia di persone di ogni età provenienti, oltre che dalla stessa cittadina, da ogni parte della provincia di Lecce e della regione Puglia.

Dopo le realizzazioni di programmi televisivi come “La Domenica del Villaggio” (Mediaset) e “La Giostra dei Borghi” (RAI International), il borgo antico di Specchia si conferma tra le location ideali scelte per le produzioni cinematografiche e televisive nel Salento.

Nell’anno 2000 il regista Edoardo Winspeare scelse le stradine ed i vicoli della cittadina salentina per la realizzazione del film “Sangue Vivo”; proprio, lo scorso anno nel bogo antico si svolsero le riprese dello sceneggiato televisivo Mediaset “Il Giudice Mastrangelo” con la regia di Enrico Oldoini e con lo stesso Diego Abatantuono ed Amanda Sandrelli come protagonisti; ed inoltre, nelle scorse settimane si sono svolte le registrazione di una produzione televisiva di divertenti barzellette sceneggiate che andrà in onda sul canale digitale satellitare Fox Life sulla piattaforma SKY.

Specchia, 20 Settembre 2005

2005-09-02

Mostra a Piombtno

Piombino

Comunicato Stampa del 03 settembre 2005

Titolo della mostra: Genesi Del Colore

32 opere, olio su tela, di Luigi De Giovanni

Artista: Luigi De Giovanni

Galleria: Comunale di Arte Moderna e Contemporanea, Sala Nuove Proposte, Piombino

Via L. Da Vinci,7 e via Garibaldi,20 Piombino(LI)

Dal 03 al 18 settembre 2005

Orari: Tutti i giorni, incluso sabato e domenica, 10-13 e 15-19

Catalogo, con prefazione di Paolo Levi, in Galleria

La galleria Comunale Di Arte Moderna e Contemporanea propone 32 opere, olio su tela, di Luigi De Giovanni

Luigi De Giovanni, artista pugliese che conserva nei suoi più profondi sentimenti l’energia vitale della mediterraneità e le suggestioni che la sua terra dona, si è dedicato alla pittura sin dalla più tenera età e si è diplomato all’Accademia Di Belle Arti di Roma nel 1974.

Il suo rovello pittorico è legato alla natura, da cui ha preso a piene mani ispirazione, e all’angoscia del vivere dell’uomo. Le sue opere, caratterizzate da grande comunicabilità, lasciano intravedere il suo animo sensibile, schivo e meditativo.

In esse il pennello ha lasciato flebili tracce di memoria e il dipinto fattosi voce narrante sussurra un racconto, certe volte, misterioso ma sempre capace di disvelarsi ad un attento “spettatore”. E’ il racconto di una vita che De Giovanni vive ascoltando i bisbigli del suo temperamento inquieto . Una finestra sui sentimenti più intimi di un uomo che ha fatto della pittura la sua vita.

Nella natura si è soffermato per coglierne l’afflato, “en plein air”...Le sue opere, caratterizzate da grande comunicabilità, lasciano intravedere il suo animo sensibile, schivo e meditativo... Paesaggi di un animo che si vivificano con i colori di una tavolozza che suggerisce racconti di fiori non giunti a frutti, di paesaggi, di mari mediterranei pregni di storie e di passioni e turbamenti dell’uomo.

Sfogliando come in un libro i fogli, quadro dopo quadro, ecco pagine di vita e del tempo che inesorabilmente passa. L’assenza di figure umane dipinte nei paesaggi è quasi un monito, una richiesta al rispetto della natura per salvare l’uomo.

L’assenza dell’uomo è quindi la sua presenza nel significato più poetico del rispetto della vita.
Fra le sue mostre personali recenti ricordiamo:
2002 - “Castello Carlo v ” Lecce “ L’uomo soffiò e........”
dal 09 al 18/02 presentato dalla galleria
“ Il Raggio Verde” Lecce
2002 - “ Castello Risolo di Specchia” dal 04 al 24 agosto
presentato dal Comune e dalla Pro Loco di Specchia
2002 - “Piccola Galleria” Specchia “Le vibrazioni del colore
nella luce”
2003 - Galleria “La Bacheca “ Cagliari “ La Danza del Colore”
2003 - Galleria “III Millennio” Venezia
2003 - Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce
2004 - “SUBLIMATIONS - landscape of the soul” 5/16 luglio
Espace Couloir r.d.c. ASP - PARLAMENTO EUROPEO
Bruxelles
2004 - “Urlo Nel Buio” Sutta Le Capanne Du Ripa Specchia Lecce
2004 - Galleria “ Della Tartaruga” 25 settembre 5 ottobre Roma
2004 - “Urlo Nel Buio” Galleria “La Bacheca” 9/20 ottobre Cagliari
2004-05 - “Urlo Nel Buio” Galleria Raggio Verde 4 dic. 4 gen. Lecce
In programmazione personali:
2005 Galleria Comunale d’Arte di Piombino
2005 Circolo dei Sardi e galleria “Mentana” di Firenze
2005 galleria III° Millennio Venezia

LUIGI DE GIOVANNI



Biografia
Luigi De Giovanni nasce il 12 Febbraio del 1950 a Specchia (Lecce).
Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre.
- 1967 dipinge assiduamente e fa la sua prima mostra collettiva.
- 1969 si diploma all’Istituto d’Arte di Poggiardo.
- 1970 comincia a dipingere in maniera informale usando tecniche
miste e collage.
- 1974 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
- 1970 / 1978 segue il Corso Libero del Nudo.
- 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle
tele e delle terre.
- 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio.
- 1980 sperimenta la tempera all’uovo; realizza alcune opere con un
unico filo conduttore “ le scalate sociali”.
- 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto
simbolo di “rifiuto” quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di
gomma inservibili, carta e tessuti.
- 1988 inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo
presenta alla Fiera Arco di Madrid.
- 1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo
conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad
usare i vecchi jeans come tele per le sue opere a carattere
sociale.

Anche Luigi De Giovanni a Firenze

 Firenze INDIVIDUAZIONE INTERNAZIONALE Rassegna di Arti visive contemporanee Il 24 febbraio alle ore 17.30 si è inaugurata, alla Galleria d’...