“IL PAESE
DELLA ROSA PEONIA” di Federica Murgia
Comune di Tricase SAC sistemi
ambientali e culturali – Porta d’Oriente
ambientali e culturali – Porta d’Oriente
ARTE CERAMICA BRANCA Presenta: “IL
PAESE DELLA ROSA PEONIA” di Federica Murgia - Il raggio verde edizioni Un
libro, una mostra Sa ‘idda de s’orrosa ‘e padenti Luigi De Giovanni e il
paesaggio sardo Coordina Doriana Agrosì responsabile Artemide’s garden Gino
Bleve dialoga con l’autrice Federica Murgia Interventi programmati: Mario
Branca, Giovanni Pellegrino, Adriana Pulitì Musiche: Angelo Litti 30 marzo
2016, ore 19:30 Chiesa dei Diavoli Tricase (Lecce) Sinossi Uno spaccato del
mondo contadino sardo, con le sue tradizioni che ancora resistono come buone
pratiche su cui si innerva un forte senso della comunità. Quattro racconti
introdotti da una breve presentazione dei protagonisti, in primis, il paesaggio
che è parte della memoria non solo individuale ma collettiva e diventa un
tassello unico e insostituibile. Il paese della rosa peonia - o come si
dice in sardo Sa 'idda de s'orrosa ' e padenti non è solo il luogo
geografico racchiuso tra il Gennargentu e il greto del Flumendosa, territorio
dalla bellezza straordinaria con un patrimonio naturalistico tale da aver dato
vita al primo Ecomuseo della Sardegna. É soprattutto una dimensione dell’anima
dove l’amore per la famiglia include quello per la propria terra compresi gli
esseri vegetali e animali che la popolano. E per il lavoro, tramandato di padre
in figlio, che è la preghiera più bella che si possa recitare perciò la fatica
nei campi e nei pascoli non è vissuta come un sacrificio bensì come un dono che
rende felici e liberi. “Racconti di un mondo arcaico, lontano, del buon tempo
antico, intrisi di fascino, di gioia di vivere e di spensieratezza: il mondo
dei bambini. – si legge nella prefazione del genealogista Pino Ledda. Accanto a
questo mondo, però, esiste il mondo dei grandi fatto di sofferenze, di
privazioni, d’invidia e di cattiveria. Due mondi paralleli che Federica è
riuscita a coniugare e a rappresentare magistralmente offrendoci uno spaccato
di purezza che diventa, però, messaggio ed ammonimento e ci obbliga ad un duro
esercizio di retrospezione”. L’Autore Federica Murgia è nata a Seulo, nella
Barbagia, un paese della provincia di Cagliari situato nel pendio del monte
Perdedu che fa parte del massiccio del Gennargentu.Lì ha vissuto l’infanzia e
parte dell’adolescenza. Successivamente si trasferisce a Cagliari dove tuttora
risiede nel quartiere di Villanova anche se trascorre lunghi periodi a Seulo e
a Specchia (Lecce). Insegna, sino al 2010, nelle scuole secondarie di primo
grado come docente di Educazione Tecnica e, dopo la specializzazione, come
docente di sostegno. Appassionata e curiosa dell’arte scrive per artisti,
italiani e stranieri, che espongono nella galleria d’arte “Mentana” di Firenze
o in altri spazi pubblici o privati. É ideatrice del sito:
www.murmurofart.comdove confluisce la sua passione per l’arte e per la natura.
PAESE DELLA ROSA PEONIA” di Federica Murgia - Il raggio verde edizioni Un
libro, una mostra Sa ‘idda de s’orrosa ‘e padenti Luigi De Giovanni e il
paesaggio sardo Coordina Doriana Agrosì responsabile Artemide’s garden Gino
Bleve dialoga con l’autrice Federica Murgia Interventi programmati: Mario
Branca, Giovanni Pellegrino, Adriana Pulitì Musiche: Angelo Litti 30 marzo
2016, ore 19:30 Chiesa dei Diavoli Tricase (Lecce) Sinossi Uno spaccato del
mondo contadino sardo, con le sue tradizioni che ancora resistono come buone
pratiche su cui si innerva un forte senso della comunità. Quattro racconti
introdotti da una breve presentazione dei protagonisti, in primis, il paesaggio
che è parte della memoria non solo individuale ma collettiva e diventa un
tassello unico e insostituibile. Il paese della rosa peonia - o come si
dice in sardo Sa 'idda de s'orrosa ' e padenti non è solo il luogo
geografico racchiuso tra il Gennargentu e il greto del Flumendosa, territorio
dalla bellezza straordinaria con un patrimonio naturalistico tale da aver dato
vita al primo Ecomuseo della Sardegna. É soprattutto una dimensione dell’anima
dove l’amore per la famiglia include quello per la propria terra compresi gli
esseri vegetali e animali che la popolano. E per il lavoro, tramandato di padre
in figlio, che è la preghiera più bella che si possa recitare perciò la fatica
nei campi e nei pascoli non è vissuta come un sacrificio bensì come un dono che
rende felici e liberi. “Racconti di un mondo arcaico, lontano, del buon tempo
antico, intrisi di fascino, di gioia di vivere e di spensieratezza: il mondo
dei bambini. – si legge nella prefazione del genealogista Pino Ledda. Accanto a
questo mondo, però, esiste il mondo dei grandi fatto di sofferenze, di
privazioni, d’invidia e di cattiveria. Due mondi paralleli che Federica è
riuscita a coniugare e a rappresentare magistralmente offrendoci uno spaccato
di purezza che diventa, però, messaggio ed ammonimento e ci obbliga ad un duro
esercizio di retrospezione”. L’Autore Federica Murgia è nata a Seulo, nella
Barbagia, un paese della provincia di Cagliari situato nel pendio del monte
Perdedu che fa parte del massiccio del Gennargentu.Lì ha vissuto l’infanzia e
parte dell’adolescenza. Successivamente si trasferisce a Cagliari dove tuttora
risiede nel quartiere di Villanova anche se trascorre lunghi periodi a Seulo e
a Specchia (Lecce). Insegna, sino al 2010, nelle scuole secondarie di primo
grado come docente di Educazione Tecnica e, dopo la specializzazione, come
docente di sostegno. Appassionata e curiosa dell’arte scrive per artisti,
italiani e stranieri, che espongono nella galleria d’arte “Mentana” di Firenze
o in altri spazi pubblici o privati. É ideatrice del sito:
www.murmurofart.comdove confluisce la sua passione per l’arte e per la natura.
info artemidesgarden@gmail.com
+39 328.8941464
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Seguirà rinfresco con delizie
vegane Piccapane e dolcetti sardi
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Il raggio verde edizioni - Artemide’s garden - e20cult
associazione culturale - Agriturismo Piccapane di Cutrofiano (Lecce) - Diome
mia Fonì Fonè Zollino Salento Mediterraneo - Meditinere servizi turistici
Tricase
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