SPAZIO CULTURALE “MENTANA”
Via della Mosca, 5 (ang. Piazza Mentana) FIRENZE
VERNISSAGE: Sabato 27 maggio 2006 alle ore 18.30
JEANS
Personale di LUIGI DE GIOVANNI
Ho visto i "jeans" e la loro simbologia mi ha riportato ai periodi bollenti della contestazione e della mia, allora, giovanissima età... quando ero piena di sogni: anche io pensava di cambiare la società.
Oggi non riecheggia un "urlo nel buio" ma si avverte l'inquietudine, la sofferenza e la debolezza dell'uomo ormai ammutolito dagli eventi tragici che l'angosciano e dalla superficialità dell'essere.
Scorrono le immagini sulle opere, di De Giovanni, e si viene attratti dalla violenza dei segni e dei colori, i jeans raccontano di molotov, di bombe, di parole e pensieri di fuoco: sono il ricordo degli anni 60/70 e la vita di oggi.
Questi "jeans" sono un messaggio muto di protesta, forse inutile, in un mondo rimasto immutato.
L'artista avverte una società in disfacimento e la riporta su queste icone del passato e culto del presente.
Oggi sono più lisi, strappati, violentati, per apparire, perché l'essere ormai non è più un valore, non più indumento resistente al lavoro duro e alla lotta ma feticci di moda sempre più fatua e frivola.
I jeans di De Giovanni, con i loro simboli e i loro colori, protestano.
In essi si nota una simbologia che ricorda quelle degli anarchici, sia nei colori rossi e neri che nelle forme che li contengono. Non è un condividere questo movimento ma è un ricordare l'ideologia primordiale di libertà senza regole, forse non di giustizia. La linea nera, quasi circolare, che racchiude il fondo dei pantaloni incorniciati, sembra una provocazione un voler dire che si è ridotti a questo.
Trovare il fondo di qualcosa è essere alla fine, voler dimenticare, con atteggiamenti superficiali e irresponsabili, il baratro che ci si sta scavando intorno.
In questi jeans, ormai diventati vuota apparenza, si riscontra che guerre, fame, distruzione dell'ambiente trovano risposte solo in un consumismo insensato e distruttivo, nella violenza concreta o delle idee.
Oggi s'indossano jeans lisi, strappati costosissimi e si dimentica la gran valenza dell'essere: purtroppo non più una virtù.
Ecco l'apparire diventato status… modo d'essere nella società è in questi strappi, in questi brandelli sfilacciati, ora urlanti di colore e di dolore, che si riconosce la protesta di De Giovanni che sogna ancora un mondo più giusto e in pace.
I simboli, riconoscibili nelle opere e riconducibili al reale, parlano di violenze non viste, non udite perché le persone “civili” educate… progressiste potrebbero turbarsi, com'è, purtroppo, capitato dal '68 ad oggi.
I jeans di De Giovanni, questa volta, sbordano dalla cornice, posto rappresentativo se si vuole dare un significato, come trasbordante e inglobante era il movimento del '68: sogno infranto.
Sono jeans, quindi, in cornice, oggetto o concetto artistico da conservare, dove la gran valenza rivoluzionaria ha intrinseco significato di vuota utopia. Rivoluzione nella rivoluzione, sempre uguale nel tempo, segni circolari, colori di un'anarchia ancora militante, illusione vana, idee morte sul nascere sono i racconti che si leggono su questi jeans diventati arte.
Federica Murgia
La mostra si protrarrà sino al 18 giugno 2006
Orari: 16.30 - 19.30
SPAZIO CULTURALE MENTANA
VIA DELLA MOSCA, 5 (Angolo Piazza Mentana)
50122 FIRENZE
Tel. e Fax 055 211985
www.galleriamentana.it
E.mail: galleriamentana@galleriamentana.it
http://www.degiovanniluigi.com/
2006-05-19
2005-10-08
2005-09-27
LUIGI DE GIOVANNI
Luigi De Giovanni a Firenze
Genesi del colore
L’Associazione Culturale Sardi in Toscana, Piazza Santa Croce, 19, in collaborazione con la galleria d’arte Mentana, piazza Mentana, 2/3r, Firenze presentano la personale di Luigi De Giovanni.
La mostra sarà inaugurata l’8 ottobre 2005 alle ore18 dal presidente dell’Associazione Erminio Zara.
Dall’8 al 30 ottobre
La sede sarà aperta alle ore 10.00-12.30 – 17-19.30 escluso la domenica e il lunedì.
Tel. 055240549 fax 05524006 E-mail: acsitfirenze@tiscalinet.it
Tel. 055211985 fax 0552679221 E-mail: galleriamentana@galleriamentana.org
Bruschi passaggi di colore segnano l’aspro paesaggio Sardo e De Giovanni lo interpreta calandosi, con tavolozza e pennelli, nel pathos suggerito dall’ambiente. Sardegna terra del mito, forse Atlantide, ispira poesie segrete cantate da miriadi di colori, colti, con maestria e riportati sulle tele, dall’artista che insegue la luce.
La mostra di De Giovanni, all’Associazione Culturale Sardi in Toscana a Firenze, è quindi un’occasione d’incontro con l’interpretazione che l’artista da dei colori e dei climi dell’isola. Sembra di avvertire i profumi, sia della vegetazione che dei fiori, davanti ai quadri di paesaggi marini, di montagna o delle composizioni di fiori riuniti in mazzi dall’aspetto selvaggio come selvaggia è la terra Sarda.
Si tratti paesaggi, di scorci delle campagne di Seulo o di composizioni floreali la realizzazione è in plein air. I fiori, spesso campestri, o coltivati nel paese barbaricino variano seguendo le stagioni, infatti, in questa mostra ci sono le suggestioni malinconiche dell’autunno, chiassose e vivaci della primavera, calde dell’estate ma anche i colori, non certo freddi dell’inverno.
Brughiere selvagge, grovigli di arbusti, cespugli variegati dove i bruschi contrasti di colore si fanno più evidenti in armonie e dissonanze tipiche della terra.
Le linee d’orizzonte interrotte bruscamente da rocce che si ergono a picco su radure o tacchi, lo skyline irregolare dei tagli netti suggerisce paesaggi, città immaginarie storie di janas e di un popolo antico e fiero.
Osservando le opere si nota che la tavolozza dell’artista è espressa a pieno, luci, ombre, ma anche saputi spazi lasciati bianchi parlano del modo d’intendere la pittura dell’artista. La pittura è istintiva, davanti alle sue opere si scopre un mondo in continuo movimento.
Il pennello, grondante di colore, ha inseguito, lasciandone traccia, il pensiero dell’artista.
Le pennellate, rapide, scrivono note di canzoni, colgono i rumori del bosco e di una musica primordiale che solo la natura incontaminata sa ancora donare.
De Giovanni, è pugliese di Specchia in provincia di Lecce, ama la Sardegna dove ha saputo ritrovare tracce che richiamano alla mente la sua terra.
In questa mostra presenta l’artista opere recenti.
Cagliari 26 settembre 05 Federica Murgia
Biografia
Luigi De Giovanni nasce il 12 Febbraio del 1950 a Specchia (Lecce).
Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre.
- 1967 dipinge assiduamente e fa la sua prima mostra collettiva.
- 1969 si diploma all’Istituto d’Arte di Poggiardo.
- 1970 comincia a dipingere in maniera informale usando tecniche
miste e collage.
- 1974 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
- 1970 / 1978 segue il Corso Libero del Nudo.
- 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle
tele e delle terre.
- 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio.
- 1980 sperimenta la tempera all’uovo; realizza alcune opere con un
unico filo conduttore “ le scalate sociali”.
- 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto
simbolo di “rifiuto” quale: segatura, trucioli metallici, pezzi di
gomma inservibili, carta e tessuti.
- 1988 inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo
presenta alla Fiera Arco di Madrid.
- 1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo
conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad
usare i vecchi jeans come tele per le sue opere a carattere
sociale.
Ultime mostre personali
2002 - “Castello Carlo v ” Lecce “ L’uomo soffiò e........”
dal 09 al 18/02 presentato dalla galleria
“ Il Raggio Verde” Lecce
2002 - “ Castello Risolo di Specchia” dal 04 al 24 agosto
presentato dal Comune e dalla Pro Loco di Specchia
2002 - “Piccola Galleria” Specchia “Le vibrazioni del colore
nella luce”
2003 - Galleria “La Bacheca “ Cagliari “ La Danza del Colore”
2003 - Galleria “III Millennio” Venezia
2003 - Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce
2004 - “SUBLIMATIONS - landscape of the soul” 5/16 luglio
Espace Couloir r.d.c. ASP - PARLAMENTO EUROPEO
Bruxelles
2004 - “Urlo Nel Buio” Sutta Le Capanne Du Ripa Specchia Lecce
2004 - Galleria “ Della Tartaruga” 25 settembre 5 ottobre Roma
2004 - “Urlo Nel Buio” Galleria “La Bacheca” 9/20 ottobre Cagliari
2004-05 - “Urlo Nel Buio” Galleria Raggio Verde 4 dic. 4 gen. Lecce
2005 Agosto - “Sutta le Capanne du Ripa” Specchia
Settembre - ”Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea” Piombino
Ottobre - Galleria “Mentana” + “Associazione Culturale Sardi In
Toscana” Firenze
Novembre - Galleria “III Millennio” Venezia
.
http://www.degiovanniluigi.com
http://www.murmurofart.com
E.mail: lmfedeg@libero.it cell. 3283516620
specchia
LE RIPRESE DEL FILM “ECCEZZIUNALE VERAMENTE” A SPECCHIA
PROTAGONISTI GLI ATTORI DIEGO ABATANTUONO, SABRINA FERILLI E UGO CONTI
Mercoledì 21 Settembre alle ore 15.30 in Piazza del Popolo a Specchia la troupe del film "Eccezziunale Veramente” inizierà le riprese previste nella cittadina salentina con protagonisti gli attori: Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli e Ugo Conti e la regia di Carlo Vanzina.
Con "Eccezziunale Veramente", i fratelli Vanzina hanno deciso di proseguire la trama del film del 1982 con Diego Abatantuono e di riportarlo sullo schermo. Non sarà un remake, ma una quasi affettuosa continuazione delle tre storie. Ci sarà ancora Diego Abatantuono, tifoso ultras milanista ed anche la splendida Sabrina Ferilli, naturalmente tifosa della Roma. Le riprese sono iniziate lo scorso 5 settembre a Milano, ed oltre a Specchia e nel Salento, si svolgeranno ad Ibiza, a Palermo ed in Svizzera, il film sarà nelle sale il prossimo anno.
"Eccezziunale Veramente" è sicuramente il film più famoso di Diego Abatantuono, dove lui interpretava tre personaggi in tre situazioni con comune denominatore il calcio: nel primo era un capo ultras interista; nel secondo era un camionista che scambia il proprio camion per andare allo stadio a vedere la Juventus ; nel terzo cadeva vittima degli amici che gli fanno credere di aver fatto tredici al Totocalcio. E' questo il ritorno dunque di Diego Abatantuono a quel genere di film che lo resero famoso.
Nei giorni scorsi presso Castello Risolo a Specchia si è svolto il casting del sequel di “Eccezziunale veramente”, al quale hanno partecipato centinaia di persone di ogni età provenienti, oltre che dalla stessa cittadina, da ogni parte della provincia di Lecce e della regione Puglia.
Dopo le realizzazioni di programmi televisivi come “La Domenica del Villaggio” (Mediaset) e “La Giostra dei Borghi” (RAI International), il borgo antico di Specchia si conferma tra le location ideali scelte per le produzioni cinematografiche e televisive nel Salento.
Nell’anno 2000 il regista Edoardo Winspeare scelse le stradine ed i vicoli della cittadina salentina per la realizzazione del film “Sangue Vivo”; proprio, lo scorso anno nel bogo antico si svolsero le riprese dello sceneggiato televisivo Mediaset “Il Giudice Mastrangelo” con la regia di Enrico Oldoini e con lo stesso Diego Abatantuono ed Amanda Sandrelli come protagonisti; ed inoltre, nelle scorse settimane si sono svolte le registrazione di una produzione televisiva di divertenti barzellette sceneggiate che andrà in onda sul canale digitale satellitare Fox Life sulla piattaforma SKY.
Specchia, 20 Settembre 2005
2005-09-02
Mostra a Piombtno
Piombino
Comunicato Stampa del 03 settembre 2005
Titolo della mostra: Genesi Del Colore
32 opere, olio su tela, di Luigi De Giovanni
Artista: Luigi De Giovanni
Galleria: Comunale di Arte Moderna e Contemporanea, Sala Nuove Proposte, Piombino
Via L. Da Vinci,7 e via Garibaldi,20 Piombino(LI)
Dal 03 al 18 settembre 2005
Orari: Tutti i giorni, incluso sabato e domenica, 10-13 e 15-19
Catalogo, con prefazione di Paolo Levi, in Galleria
La galleria Comunale Di Arte Moderna e Contemporanea propone 32 opere, olio su tela, di Luigi De Giovanni
Luigi De Giovanni, artista pugliese che conserva nei suoi più profondi sentimenti l’energia vitale della mediterraneità e le suggestioni che la sua terra dona, si è dedicato alla pittura sin dalla più tenera età e si è diplomato all’Accademia Di Belle Arti di Roma nel 1974.
Il suo rovello pittorico è legato alla natura, da cui ha preso a piene mani ispirazione, e all’angoscia del vivere dell’uomo. Le sue opere, caratterizzate da grande comunicabilità, lasciano intravedere il suo animo sensibile, schivo e meditativo.
In esse il pennello ha lasciato flebili tracce di memoria e il dipinto fattosi voce narrante sussurra un racconto, certe volte, misterioso ma sempre capace di disvelarsi ad un attento “spettatore”. E’ il racconto di una vita che De Giovanni vive ascoltando i bisbigli del suo temperamento inquieto . Una finestra sui sentimenti più intimi di un uomo che ha fatto della pittura la sua vita.
Nella natura si è soffermato per coglierne l’afflato, “en plein air”...Le sue opere, caratterizzate da grande comunicabilità, lasciano intravedere il suo animo sensibile, schivo e meditativo... Paesaggi di un animo che si vivificano con i colori di una tavolozza che suggerisce racconti di fiori non giunti a frutti, di paesaggi, di mari mediterranei pregni di storie e di passioni e turbamenti dell’uomo.
Sfogliando come in un libro i fogli, quadro dopo quadro, ecco pagine di vita e del tempo che inesorabilmente passa. L’assenza di figure umane dipinte nei paesaggi è quasi un monito, una richiesta al rispetto della natura per salvare l’uomo.
L’assenza dell’uomo è quindi la sua presenza nel significato più poetico del rispetto della vita.
Fra le sue mostre personali recenti ricordiamo:
2002 - “Castello Carlo v ” Lecce “ L’uomo soffiò e........”
dal 09 al 18/02 presentato dalla galleria
“ Il Raggio Verde” Lecce
2002 - “ Castello Risolo di Specchia” dal 04 al 24 agosto
presentato dal Comune e dalla Pro Loco di Specchia
2002 - “Piccola Galleria” Specchia “Le vibrazioni del colore
nella luce”
2003 - Galleria “La Bacheca “ Cagliari “ La Danza del Colore”
2003 - Galleria “III Millennio” Venezia
2003 - Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce
2004 - “SUBLIMATIONS - landscape of the soul” 5/16 luglio
Espace Couloir r.d.c. ASP - PARLAMENTO EUROPEO
Bruxelles
2004 - “Urlo Nel Buio” Sutta Le Capanne Du Ripa Specchia Lecce
2004 - Galleria “ Della Tartaruga” 25 settembre 5 ottobre Roma
2004 - “Urlo Nel Buio” Galleria “La Bacheca” 9/20 ottobre Cagliari
2004-05 - “Urlo Nel Buio” Galleria Raggio Verde 4 dic. 4 gen. Lecce
In programmazione personali:
2005 Galleria Comunale d’Arte di Piombino
2005 Circolo dei Sardi e galleria “Mentana” di Firenze
2005 galleria III° Millennio Venezia
Comunicato Stampa del 03 settembre 2005
Titolo della mostra: Genesi Del Colore
32 opere, olio su tela, di Luigi De Giovanni
Artista: Luigi De Giovanni
Galleria: Comunale di Arte Moderna e Contemporanea, Sala Nuove Proposte, Piombino
Via L. Da Vinci,7 e via Garibaldi,20 Piombino(LI)
Dal 03 al 18 settembre 2005
Orari: Tutti i giorni, incluso sabato e domenica, 10-13 e 15-19
Catalogo, con prefazione di Paolo Levi, in Galleria
La galleria Comunale Di Arte Moderna e Contemporanea propone 32 opere, olio su tela, di Luigi De Giovanni
Luigi De Giovanni, artista pugliese che conserva nei suoi più profondi sentimenti l’energia vitale della mediterraneità e le suggestioni che la sua terra dona, si è dedicato alla pittura sin dalla più tenera età e si è diplomato all’Accademia Di Belle Arti di Roma nel 1974.
Il suo rovello pittorico è legato alla natura, da cui ha preso a piene mani ispirazione, e all’angoscia del vivere dell’uomo. Le sue opere, caratterizzate da grande comunicabilità, lasciano intravedere il suo animo sensibile, schivo e meditativo.
In esse il pennello ha lasciato flebili tracce di memoria e il dipinto fattosi voce narrante sussurra un racconto, certe volte, misterioso ma sempre capace di disvelarsi ad un attento “spettatore”. E’ il racconto di una vita che De Giovanni vive ascoltando i bisbigli del suo temperamento inquieto . Una finestra sui sentimenti più intimi di un uomo che ha fatto della pittura la sua vita.
Nella natura si è soffermato per coglierne l’afflato, “en plein air”...Le sue opere, caratterizzate da grande comunicabilità, lasciano intravedere il suo animo sensibile, schivo e meditativo... Paesaggi di un animo che si vivificano con i colori di una tavolozza che suggerisce racconti di fiori non giunti a frutti, di paesaggi, di mari mediterranei pregni di storie e di passioni e turbamenti dell’uomo.
Sfogliando come in un libro i fogli, quadro dopo quadro, ecco pagine di vita e del tempo che inesorabilmente passa. L’assenza di figure umane dipinte nei paesaggi è quasi un monito, una richiesta al rispetto della natura per salvare l’uomo.
L’assenza dell’uomo è quindi la sua presenza nel significato più poetico del rispetto della vita.
Fra le sue mostre personali recenti ricordiamo:
2002 - “Castello Carlo v ” Lecce “ L’uomo soffiò e........”
dal 09 al 18/02 presentato dalla galleria
“ Il Raggio Verde” Lecce
2002 - “ Castello Risolo di Specchia” dal 04 al 24 agosto
presentato dal Comune e dalla Pro Loco di Specchia
2002 - “Piccola Galleria” Specchia “Le vibrazioni del colore
nella luce”
2003 - Galleria “La Bacheca “ Cagliari “ La Danza del Colore”
2003 - Galleria “III Millennio” Venezia
2003 - Sutta le Capanne du Ripa Specchia Lecce
2004 - “SUBLIMATIONS - landscape of the soul” 5/16 luglio
Espace Couloir r.d.c. ASP - PARLAMENTO EUROPEO
Bruxelles
2004 - “Urlo Nel Buio” Sutta Le Capanne Du Ripa Specchia Lecce
2004 - Galleria “ Della Tartaruga” 25 settembre 5 ottobre Roma
2004 - “Urlo Nel Buio” Galleria “La Bacheca” 9/20 ottobre Cagliari
2004-05 - “Urlo Nel Buio” Galleria Raggio Verde 4 dic. 4 gen. Lecce
In programmazione personali:
2005 Galleria Comunale d’Arte di Piombino
2005 Circolo dei Sardi e galleria “Mentana” di Firenze
2005 galleria III° Millennio Venezia
LUIGI DE GIOVANNI
Biografia
Luigi De Giovanni nasce il 12 Febbraio del 1950 a Specchia (Lecce).
Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre.
- 1967 dipinge assiduamente e fa la sua prima mostra collettiva.
- 1969 si diploma all’Istituto d’Arte di Poggiardo.
- 1970 comincia a dipingere in maniera informale usando tecniche
miste e collage.
- 1974 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma.
- 1970 / 1978 segue il Corso Libero del Nudo.
- 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle
tele e delle terre.
- 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio.
- 1980 sperimenta la tempera all’uovo; realizza alcune opere con un
unico filo conduttore “ le scalate sociali”.
- 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto
simbolo di “rifiuto” quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di
gomma inservibili, carta e tessuti.
- 1988 inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo
presenta alla Fiera Arco di Madrid.
- 1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo
conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad
usare i vecchi jeans come tele per le sue opere a carattere
sociale.
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